molti di noi vantano una amicizia in qualche salone dove avremmo trovato la macchina dei nostri sogni che ha detta del nostro amico è
“un affare” ma analizziamo bene questa situazione:
Polizze assicurative in concessionaria:
una trappola ben congegnata?
Ti è mai capitato di entrare in una concessionaria per acquistare un’auto e sentirti dire che l’unico modo per ottenerla è sottoscrivere un finanziamento abbinato a una polizza assicurativa?
Se la risposta è sì, non sei il solo. Questa pratica, sempre più diffusa, nasconde spesso condizioni svantaggiose per il consumatore, trasformando l’entusiasmo per un nuovo acquisto in una potenziale fonte di frustrazione e costi inaspettati.
Spesso, il prezzo della polizza, da pagare in un’unica soluzione anticipata, viene inglobato nell’importo totale del finanziamento. Questo significa che non solo pagherai per l’assicurazione, ma anche gli interessi su di essa, aumentando il costo complessivo dell’operazione in modo significativo.
Polizze costose e coperture limitate:
il gioco delle concessionarie
Ma perché le concessionarie insistono tanto su queste polizze? La risposta è semplice: le commissioni. I premi assicurativi di queste polizze sono spesso più alti rispetto a quelli di mercato per garantire al venditore una retrocessione economica maggiore di quella normalmente riconosciuta a un’agenzia assicurativa. Per esempio, come emerge dal modulo di adesione della polizza Nobis, i costi di intermediazione possono arrivare al 55% del premio al netto delle imposte
Inoltre, queste polizze sono studiate “ad hoc” per limitare l’esborso della compagnia assicurativa in caso di sinistro. Un esempio lampante è la garanzia grandine.
Il caso della garanzia grandine:
una protezione a metà
Analizzando la polizza “Extra Protection by Genertel”, si nota subito una forte limitazione sulla garanzia per i danni da grandine.
L’indennizzo massimo è pari al 15% della somma assicurata, un importo che potrebbe non essere sufficiente a coprire i danni ingenti che la grandine può provocare a un veicolo.
Per “ovviare” a questa limitazione, viene proposta una seconda polizza, la “Protezione Grandine” di Nobis, che dovrebbe integrare la prima. Tuttavia, anche questa soluzione presenta dei limiti significativi. La polizza Nobis copre la differenza tra il danno effettivo e quanto liquidato dalla prima assicurazione, ma con un massimale di 3.500 € per sinistro e un solo evento indennizzabile all’anno. Inoltre, per l’intera durata poliennale del contratto, il limite massimo di indennizzo è di 8.000 €.
Facciamo un esempio pratico. Se un’auto del valore di 26.300 € subisce un danno totale da grandine, la prima polizza coprirebbe al massimo 3.945 € (il 15% di 26.300 €). La seconda polizza interverrebbe con un massimo di 3.500 €. In totale, l’indennizzo sarebbe di 7.445 €, una cifra ben lontana dal coprire l’intero danno.
Mancanza di trasparenza:
un problema diffuso
Un altro aspetto critico è la mancanza di trasparenza. Ti è mai capitato di chiedere la documentazione dettagliata della polizza e vedere il venditore cambiare discorso, evitando di spiegarti chiaramente i limiti e le esclusioni? Purtroppo, è una situazione comune. La documentazione precontrattuale e contrattuale, che dovrebbe essere consegnata e spiegata prima della firma, viene spesso fornita in modo frettoloso e incompleto, lasciando il cliente all’oscuro di importanti dettagli.
Eppure, con la firma del modulo di adesione, si dichiara di aver “ricevuto, preso visione ed esaminato, prima della sottoscrizione, tutta la documentazione precontrattuale e contrattuale della copertura assicurativa”.
In conclusione, prima di firmare qualsiasi contratto in concessionaria, è fondamentale prendersi il tempo necessario per leggere attentamente tutta la documentazione, chiedere chiarimenti su ogni punto e non aver paura di dire di no. Un acquisto importante come quello di un’auto merita attenzione e consapevolezza, per evitare di cadere in trappole che possono costare care.


